18 dic 2013

Santuario di Pietralba


11 Dicembre 2013

Tra un mercatino di Natale e l'altro, troviamo il tempo di andare a visitare il Santuario di Pietralba.
 

Il Santuario della Madonna di Pietralba è uno dei principali santuari in Alto Adige, e si trova ad una quota considerevole, 1520 metri, tra i paesi di Nova Ponente e Monte San Pietro, a pochi chilometri da Bolzano.

Il santuario fu fondato nel 1553, dopo il ritrovamento della statuetta miracolosa, una Pietà in alabastro,


effettuato da un contadino del luogo, Leonhard Weißensteiner (da cui il nome del santuario), al quale sarebbe apparsa la Vergine Maria, guarendolo dalla sua malattia. A titolo di ringraziamento, la Madonna gli avrebbe chiesto di erigere una chiesetta, dove coloro che lo volessero potessero andare a lodarla ed invocarla.
I lavori iniziarono nel 1639, furono completati nel 1654 e la sua consacrazione si ebbe nel 1673.



L'altare maggiore è ricoperto con foglie in oro e argento, con diversi affreschi di artisti del tempo.



Dopo diversi anni di decadenza nel 1836 il santuario fu riacquistato dai Servi di Maria di Innsbruck, torna a essere un luogo di preghiera; nel periodo fascista i monaci di lingua tedesca furono sostituiti con monaci di lingua italiana, appartenenti ai Servi di Maria di Vicenza, che lo curano ancora oggi.

Oltre a visitare il luogo sacro c'è chi ne approfitta, in giornate assolate come questa per riscaldarsi al sole





Oltre alla basilica, sono stati costruiti negli anni un albergo, la casa del pellegrino e l'ostello della gioventù.


E' sicuramente un posto incantevole, si respira un'ottima aria, non c'è traffico, infatti la strada termina nel parcheggio del Santuario e poi, chi vuole, grandi passeggiate nei dintorni senza dimenticare il luogo mistico che rappresenta.

16 dic 2013

2013 - Mercatini di Natale di Merano

10 Dicemre 2013

Merano - Mercatino di Natale

La settimana scorsa siamo andati in Alto Adige con l'intento di visitare il mercatino di Natale di Merano e di Bolzano.

Abbiamo prenotato una camera in un albergo fuori Merano, precisamente Marlengo e già all'arrivo oltre alla consueta cortesia abbiamo potuto ammirare le meravigliose montagne che circondano Merano, le caratteristiche case di campagna e le altrettanto caratteristiche chiese e i loro campanili a tetti spioventi piazzate nei punti strategici e più alti della valle.





Il Mercatino di Natale di Merano è abbastanza recente, nasce solo nel 1992, ed ospita circa 80 bancarelle, dislocate sulla Passeggiata lungo il Passirio il fiume della città.




Tra i prodotti offerti, si possono trovare vestiti in feltro e lana cotta




lampade aromatiche e olii essenziali

 
lavori in legno, carillon e ceramiche.









Tra le casette di legno del mercatino


spunta la Kurhaus edificio Liberty che veniva originariamente usato per le cure termali, oggi location per concerti, congressi ed altre manifestazioni



Tra i prodotti enogastronomici offerti si può degustare la zuppa di gulash, i Brezen, lo speck il vin brulè



e formaggio di ogni tipo, specialità contadina.



Tra le specialità dolciarie ci sono Strüdel di mele o di ricotta con crema di vaniglia e mandorle arrostite. Qui la nostra resistenza ad assaggiare qualcosa non poteva che soccombere e ci siamo presi una fetta di strudel di mele con un sacco di pinoli e uvetta.

 
Insomma, un trionfo di sapori davvero interessante!

Passeggiando per le vie del centro di Merano, si nota la differenza tra l'architettura antica e moderna, ambedue di stile e modello nordico.












Diciamo così, per chi vuole in questi giorni andare a Merano, può essere un modo come un altro per provare prodotti tipici e assaggiare l'atmosfera natalizia meranese.


26 nov 2013

2013 - Torino Le luci d'Artista

Anche quest'anno, come gli ultimi 14 anni, le vie di Torino sono illuminate e valorizzate dalle "Luci d'Artista". Queste si possono ammirare in diciannove installazioni fino al 15 di Gennaio. sono stata progettate da diversi artisti con il tema "La Luce".

L'altra sera sono riuscito a fotografarne alcune e sono:

"Ice-cream light" di Vanessa Safavi e si trova in Piazza Bodoni.
















Continuando a passeggiare per il centro semivuoto del Lunedì sera si passa in Via Carlo Alberto per ammirare:

"Volo su...." di Francesco Casorati




Ecco un'altra luce d'Artista intitolata "Lui e l'arte di andare nel bosco", situata in Via Lagrange e fatta da Luigi Mainolfi.




Proseguendo la passeggiata fotografica si attraversa Via Roma dove si può ammirare l'opera di Carmelo Giammello dal titolo "Planetario"


Vista verso piazza Carlo Felice (Stazione Porta Nuova)


Vista verso Piazza Castello.

Le luci d'artista fin qui sono state fantastiche ma personalmente il meglio si è presentato quando siamo arrivati in Via Alfieri nel cortile del Palazzo Valperga Galleani al civico 6. In questo sito si può ammirare un progetto parallelo fatto dagli artisti Richi Ferrero e Deniz Kurtel in una installazione doppia: "Giardino Verticale" e "Giardino Barocco" un albero di sei metri con rami che cambiano colore.



E per finire questa nostra passeggiata fotografica, siamo in Via Maria Vittoria dove ammiriamo le "Vele di Natale" di Vasco Are.



Le luci d'Artista di Torino sono talmente belle che si aggiungono alla numerosa lista di belle cose da vedere nella nostra bella Torino.

13 nov 2013

Germania - Dachau

Cosa pensavano le circa 200.000 persone, provenienti da tutta Europa, scese dal treno che faceva l'ultima fermata su questo spezzone di binario, superstite e in ricordo, dopo un viaggio sicuramente non in prima classe? 

Poi dopo pochi passi a piedi dovevano attraversare questo cancello 
Questo cancello tiene fuori i rumori del mondo, varcato questo cancello, ancora oggi, si sente il rumore del silenzio e nel silenzio il rumore delle cose strazianti che queste persone e tutte le altre deportate in tutti i campi di concentramento, hanno dovuto subire.

Il Campo di concentramento di Dachau venne costruito nel 1933, dopo pochi giorni dalla nomina di Adolf Hitler a cancelliere di Germania, per riunire tutti i detenuti politici.
Questo campo servì da modello per tutti gli altri campi di
concentramento successivi distribuiti in tutta Europa,


e da "scuola di violenza" per le SS che ne avevano il potere.
Nei dodici anni della sua esistenza sono stati internati circa 200.000 persone da tutta Europa. Più di 41.500 di loro trovarono la morte.

Questo edificio "Jourhaus" era l'unico ingresso per accedere al lager dei detenuti. La scritta sul cancello "Arbeit Macht Frei", cioè "Il lavoro rende liberi" era posta al centro del cancello in modo che tutti la potessero vedere e .............

All'interno dell'edificio dei servizi, posto a destra dell'entrata al lager, si trovavano la cucina, i guardaroba, le officine ed il bagno. 
Sul retro di questo edificio era situato il "Bunker", la prigione del lager, era un luogo di terrore! Nel cortile venivano eseguite le punizioni e le esecuzioni.
Nel cortile antistante l'edificio dei servizi c'é il piazzale dell'appello dove i detenuti dovevano mettersi sull'attenti la mattina e la sera per l'appello rimanendo spesso immobili per diverse ore, fino a che non era stato fatto l'appello di tutti, e se mancava un detenuto, poteva durare molte ore.

In memoria di tutti i deportati, nel 1968 è stato eretto il monumento internazionale, creato da Nandor Glid.

La recinzione del campo, ricostruita in parte nel 1965, era costituita da un tratto d'erba che se veniva olrepassato, le guardie dalle torrette avevano l'ordine di sparare, da fossi con reticolato.


Orlata di Pioppi, piantati dagli stessi detenuti, la strada del lager punto d'incontro centrale dei detenuti durante le poche ore di libertà.

Su ogni lato della strada del lager erano state costruite 17 baracche. Le prime due baracche di ogni fila furono usate dalle SS per scopi diversi, come esperimenti medici sui detenuti.
Altre baracche vennero utilizzate per addestrare i detenuti che facevano parte del personale dedicato all'industria bellica, in altre cera l'infermeria e la camera mortuaria che nel corso della guerra fu estesa da 2 a 13 baracche.Dietro le prime baracche trovavano posto rispettivamente 15 baracche numerate per i detenuti. Le baracche dovevano ospitare fino ad un massimo di 200 detenuti, verso la fine della guerra erano atrocemente sovraffollate con circa 2000 detenuti.

Nella baracca 26 erano alloggiati gli eclesiastici.

Nell'estate del 1940 le SS costruirono un crematorio perché il numero dei detenuti deceduti era fortemente in aumento.Quest'area era al di fuori del lager dei detenuti ma era raggiungibile solo dall'interno del lager. Nel 1943 fu costruito un crematorio più grande, detta baracca X, con 4 forni crematori e una camera a gas per esecuzioni di massa che fortunatamente non venne mai messa in funzione.
Comunque all'interno di questo edificio ebbero luogo esecuzioni ed uccisioni.

Il campo di concentramento di Dachau ora è un memorial, comunque si esce dalla visita con il cuore pieno di angoscia pensando a tutto quello che è successo al suo interno in quei terribili dodici anni.


8 nov 2013

Germania - Meißen e le sue Porcellane




Come si trasforma la paglia in oro? Chissà come si sarà sentito Johann Friederich Böttger, l'apprendista del farmacista, quando ricevette l'incarico da Augusto il Forte di creare dell'oro? Certamente Böttger non doveva essere senza ingegno, infatti riuscì a produrre quello che gli era stato richiesto, di colore bianco, ma altrettanto prezioso e che ancora oggi viene considerato tale.
Sono passati circa 300 anni da quando Böttger scoprì la formula della porcellana e su Meißen ancora oggi risplende questa luce finissima della sua porcellana.
Questa porcellana è famosa e rinomata in tutto il mondo e da lustro a questa città della Sassonia con circa 28.000 abitanti a circa 100 km da Lipsia e soli 30 da Dresda.
Visitando la manifattura di porcellana si comprende quanto siano orgogliosi di questo prodotto e guardando l'amore con cui la lavorano si comprende perché è così bella e famosa.


  

E questo è il risultato finale:

E visitando il centro della città si ha un'altra sorpresa, il soave suono di un carillon di porcellana situato nel campanile della Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora)

per dare ancora di più onore alla città di Meißen e alle sue bellezze.

Girando per il centro città, acciotolato e di carattere medioevale si possono notare case borghesi con i loro tetti spioventi di mattoni rossi ottimamente ricostruite.



E su tutta la città domina il meraviglioso castello Albrechtsburg che con il Duomo formano i due monumenti rappresentativi di Meißen e forse della Sassonia.
(Questa foto, contrariamente a tutte le altre, non è stata fatta da me ma è stata scaricata da internet)

Che dire di questa città, mi ha regalato un sacco di emozioni e bellezza che ricorderò per sempre!