26 nov 2013

2013 - Torino Le luci d'Artista

Anche quest'anno, come gli ultimi 14 anni, le vie di Torino sono illuminate e valorizzate dalle "Luci d'Artista". Queste si possono ammirare in diciannove installazioni fino al 15 di Gennaio. sono stata progettate da diversi artisti con il tema "La Luce".

L'altra sera sono riuscito a fotografarne alcune e sono:

"Ice-cream light" di Vanessa Safavi e si trova in Piazza Bodoni.
















Continuando a passeggiare per il centro semivuoto del Lunedì sera si passa in Via Carlo Alberto per ammirare:

"Volo su...." di Francesco Casorati




Ecco un'altra luce d'Artista intitolata "Lui e l'arte di andare nel bosco", situata in Via Lagrange e fatta da Luigi Mainolfi.




Proseguendo la passeggiata fotografica si attraversa Via Roma dove si può ammirare l'opera di Carmelo Giammello dal titolo "Planetario"


Vista verso piazza Carlo Felice (Stazione Porta Nuova)


Vista verso Piazza Castello.

Le luci d'artista fin qui sono state fantastiche ma personalmente il meglio si è presentato quando siamo arrivati in Via Alfieri nel cortile del Palazzo Valperga Galleani al civico 6. In questo sito si può ammirare un progetto parallelo fatto dagli artisti Richi Ferrero e Deniz Kurtel in una installazione doppia: "Giardino Verticale" e "Giardino Barocco" un albero di sei metri con rami che cambiano colore.



E per finire questa nostra passeggiata fotografica, siamo in Via Maria Vittoria dove ammiriamo le "Vele di Natale" di Vasco Are.



Le luci d'Artista di Torino sono talmente belle che si aggiungono alla numerosa lista di belle cose da vedere nella nostra bella Torino.

13 nov 2013

Germania - Dachau

Cosa pensavano le circa 200.000 persone, provenienti da tutta Europa, scese dal treno che faceva l'ultima fermata su questo spezzone di binario, superstite e in ricordo, dopo un viaggio sicuramente non in prima classe? 

Poi dopo pochi passi a piedi dovevano attraversare questo cancello 
Questo cancello tiene fuori i rumori del mondo, varcato questo cancello, ancora oggi, si sente il rumore del silenzio e nel silenzio il rumore delle cose strazianti che queste persone e tutte le altre deportate in tutti i campi di concentramento, hanno dovuto subire.

Il Campo di concentramento di Dachau venne costruito nel 1933, dopo pochi giorni dalla nomina di Adolf Hitler a cancelliere di Germania, per riunire tutti i detenuti politici.
Questo campo servì da modello per tutti gli altri campi di
concentramento successivi distribuiti in tutta Europa,


e da "scuola di violenza" per le SS che ne avevano il potere.
Nei dodici anni della sua esistenza sono stati internati circa 200.000 persone da tutta Europa. Più di 41.500 di loro trovarono la morte.

Questo edificio "Jourhaus" era l'unico ingresso per accedere al lager dei detenuti. La scritta sul cancello "Arbeit Macht Frei", cioè "Il lavoro rende liberi" era posta al centro del cancello in modo che tutti la potessero vedere e .............

All'interno dell'edificio dei servizi, posto a destra dell'entrata al lager, si trovavano la cucina, i guardaroba, le officine ed il bagno. 
Sul retro di questo edificio era situato il "Bunker", la prigione del lager, era un luogo di terrore! Nel cortile venivano eseguite le punizioni e le esecuzioni.
Nel cortile antistante l'edificio dei servizi c'é il piazzale dell'appello dove i detenuti dovevano mettersi sull'attenti la mattina e la sera per l'appello rimanendo spesso immobili per diverse ore, fino a che non era stato fatto l'appello di tutti, e se mancava un detenuto, poteva durare molte ore.

In memoria di tutti i deportati, nel 1968 è stato eretto il monumento internazionale, creato da Nandor Glid.

La recinzione del campo, ricostruita in parte nel 1965, era costituita da un tratto d'erba che se veniva olrepassato, le guardie dalle torrette avevano l'ordine di sparare, da fossi con reticolato.


Orlata di Pioppi, piantati dagli stessi detenuti, la strada del lager punto d'incontro centrale dei detenuti durante le poche ore di libertà.

Su ogni lato della strada del lager erano state costruite 17 baracche. Le prime due baracche di ogni fila furono usate dalle SS per scopi diversi, come esperimenti medici sui detenuti.
Altre baracche vennero utilizzate per addestrare i detenuti che facevano parte del personale dedicato all'industria bellica, in altre cera l'infermeria e la camera mortuaria che nel corso della guerra fu estesa da 2 a 13 baracche.Dietro le prime baracche trovavano posto rispettivamente 15 baracche numerate per i detenuti. Le baracche dovevano ospitare fino ad un massimo di 200 detenuti, verso la fine della guerra erano atrocemente sovraffollate con circa 2000 detenuti.

Nella baracca 26 erano alloggiati gli eclesiastici.

Nell'estate del 1940 le SS costruirono un crematorio perché il numero dei detenuti deceduti era fortemente in aumento.Quest'area era al di fuori del lager dei detenuti ma era raggiungibile solo dall'interno del lager. Nel 1943 fu costruito un crematorio più grande, detta baracca X, con 4 forni crematori e una camera a gas per esecuzioni di massa che fortunatamente non venne mai messa in funzione.
Comunque all'interno di questo edificio ebbero luogo esecuzioni ed uccisioni.

Il campo di concentramento di Dachau ora è un memorial, comunque si esce dalla visita con il cuore pieno di angoscia pensando a tutto quello che è successo al suo interno in quei terribili dodici anni.


8 nov 2013

Germania - Meißen e le sue Porcellane




Come si trasforma la paglia in oro? Chissà come si sarà sentito Johann Friederich Böttger, l'apprendista del farmacista, quando ricevette l'incarico da Augusto il Forte di creare dell'oro? Certamente Böttger non doveva essere senza ingegno, infatti riuscì a produrre quello che gli era stato richiesto, di colore bianco, ma altrettanto prezioso e che ancora oggi viene considerato tale.
Sono passati circa 300 anni da quando Böttger scoprì la formula della porcellana e su Meißen ancora oggi risplende questa luce finissima della sua porcellana.
Questa porcellana è famosa e rinomata in tutto il mondo e da lustro a questa città della Sassonia con circa 28.000 abitanti a circa 100 km da Lipsia e soli 30 da Dresda.
Visitando la manifattura di porcellana si comprende quanto siano orgogliosi di questo prodotto e guardando l'amore con cui la lavorano si comprende perché è così bella e famosa.


  

E questo è il risultato finale:

E visitando il centro della città si ha un'altra sorpresa, il soave suono di un carillon di porcellana situato nel campanile della Frauenkirche (Chiesa di Nostra Signora)

per dare ancora di più onore alla città di Meißen e alle sue bellezze.

Girando per il centro città, acciotolato e di carattere medioevale si possono notare case borghesi con i loro tetti spioventi di mattoni rossi ottimamente ricostruite.



E su tutta la città domina il meraviglioso castello Albrechtsburg che con il Duomo formano i due monumenti rappresentativi di Meißen e forse della Sassonia.
(Questa foto, contrariamente a tutte le altre, non è stata fatta da me ma è stata scaricata da internet)

Che dire di questa città, mi ha regalato un sacco di emozioni e bellezza che ricorderò per sempre!

7 nov 2013

Germania - Lipsia

Visita a Lipsia

Prima di partire per questo viaggio, alcune persone mi invidiavano perchè questa città è la città della musica, è vero. Si respira musica da tutte le parti del centro città, e ti rendi conto che ti stai avvicinando alla vita di un musicista famoso come Johan Sebastian Bach. Infatti Bach, per 27 anni, è stato direttore musicale e maestro del coro della Thomaskirche

(Chiesa di San Tomaso). Io non sono un musicista ma credo che questa Chiesa sia una tappa obbligatoria non solo per i musicisti.

All'interno della chiesa spicca un meraviglioso e "grandioso" organo, che ho avuto il piacere di sentire suonare e le cui note sembrano celestiali.



Ma Lipsia non è solo musica, è cultura, architettura, il tutto mescolando moderno
 

e antico senza che questi due stili entrino in conflitto.
 

Lipsia è la città dello shopping. Le mete privilegiate sono le gallerie Madler Passage e Specks Hof.





Lipsia è anche famosa per i bar e i suoi locali, qui si svolge ogni anno il festival dei pub tedeschi più grande d'Europa con il suo miglio di birrerie e ristoranti che si snoda nel centro della città.



Lipsia è anche città della rivoluzione pacifica, partita dalla chiesa di San Nicola nel 1989, ha aperto la strada alla riunificazione della Germania.

In conclusione Lipsia è una bellissima città, a misura d'uomo e merita proprio vederla.

6 nov 2013

Germania - Seconda tappa

26/10/2013 - Viaggio in Germania seconda tappa - Flinstback Lipsia.

Dopo aver fatto una ricca colazione alla tedesca, che può bastare fino a sera, alle 9,00 partiamo per Lipsia.
Davanti a noi ci sono 500 km di Autobahn tedesca.
Il viaggio procede bene, la compagnia è ottima, questo non toglie che arrivati a Lipsia io sia un pochino stanco, ma siccome sono ricevuto così:
mi dimentico dei chilometri fatti e cerco di godermi i quattro angeli che ci stavano aspettando.

Dopo aver cenato a casa di nostra nipote, assieme ai quattro Angeli, siamo andati in Albergo, Hotel Berlin Leipzig.
Finalmente siamo a letto e ci riposiamo e ci prepariamo per il giorno dopo, visita di Lipsia.

Germania - Prima tappa

26/10/2013 - Prima tappa del viaggio in Germania 

Inizia il viaggio in Germania, destinazione finale Lipsia.
Dopo aver stivato il baule della macchina fino all'ultimo millimetro cubo,


siamo saliti e partiti per la prima tappa di 610 km. 
Facciamo una prima sosta, tecnica, nei pressi di Bolzano.



E poi in marcia per Flinstbach primo paese in Germania dopo l'Austria, dove pernotteremo in un Gasthaus del posto.




Flinstback è un paese di campagna, arriviamo alle 5 del pomeriggio, non c'è una persona per strada, tutto bello, in ordine e pulito, siamo proprio in Germania! Prendiamo le camere e poi facciamo due passi per i paese.
Deve essere un paese molto cattolico perché sulle case sono dipinte icone che richiamano la cristianità 

e in più, sul tetto di ogni casa, c'è una croce??



Ci ritiriamo in albergo "gasthaus" cena tipica tedesca e poi a riposare per la tappa di domani.